Regolamento RSU delle P.A. : incontro interlocutorio all’Aran

Si è svolto ieri 28.12.2017 in aran il primo degli incontri previsti dall’accordo di indizione delle RSU delle pubbliche amministrazioni del 4 dicembre scorso. L’incontro è servito alle confederazioni per verificare le rispettive posizioni e a dichiarare le eventuali richieste di modifica da apportare al regolamento.
Come è arcinoto, infatti, al proposito ci sono due diverse scuole di pensiero: una di cui, sostanzialmente, è capofila USAE, da sempre, che sostiene la necessità di una revisione strutturale della normativa con modifiche sostanziali e l’introduzione di alcuni principi di bilanciamento delle posizioni per garantire il pluralismo sindacale a tutti i livelli, in quanto il medesimo regolamento impatta su due differenti piani, quello locale per l’elezione dei rappresentanti aziendali, e quello nazionale per la rappresentatività delle organizzazioni sindacali e, la seconda, di cui è interprete la triplice che sostiene vi sia solo la necessità di alcune correzioni che non stravolgano l’impianto attuale. Ovviamente le posizioni sono alquanto distanti e partono da obiettivi sostanzialmente opposti: da una parte (USAE) facilitare la partecipazione e garantire il pluralismo a tutti i livelli e dall’altra (Triplice) frapporre una serie di ostacoli che rendano difficile il risultato e limitare il numero di organizzazioni presenti a livello nazionale. Per fare un esempio concreto e facendo un parallelismo con la politica, con il regolamento oggi vigente, è come se per eleggere il parlamento nazionale utilizzassimo i voti delle elezioni comunali. Data la presenza locale delle numerose liste civiche locali non ci sono dubbi che il panorama parlamentare sarebbe assai differente da quello che conosciamo. E, anche ieri sono state confermate queste posizioni; ovviamente è stato solo il primo incontro, e gli accordi sono il frutto delle mediazioni, quindi mai dire mai. Ma i tempi sono stretti e le posizioni troppo distanti per essere ottimisti. Le battaglie di principio però non si abbandonano mai anche quando sembrano utopiche; e il pluralismo sindacale è una nostra utopia.
Ufficio Stampa